Commentario abbreviato:Geremia 29:5Capitolo 29 Due lettere ai prigionieri di Babilonia; nella prima, si raccomanda loro di essere pazienti e composti Ger 29:1-19 Nella seconda, vengono denunciati i giudizi contro i falsi profeti che li hanno ingannati Ger 29:20-32 Versetti 1-7 scritta di Dio è veramente data per ispirazione di Dio come la sua parola parlata. Il servitore zelante del Signore userà ogni mezzo per giovare a coloro che sono lontani e a coloro che sono vicini. L'arte della scrittura è molto proficua a questo scopo; e l'arte della stampa la rende molto utile per far circolare la conoscenza della Parola di Dio. L'invio di questa lettera ai prigionieri da parte di Dio dimostrerebbe che egli non li ha abbandonati, anche se è dispiaciuto e li corregge. Se vivranno nel timore di Dio, potranno vivere comodamente a Babilonia. In tutte le condizioni di vita, è nostra saggezza e dovere non gettare via la comodità di ciò che possiamo avere, perché non abbiamo tutto ciò che vorremmo. I cristiani sono invitati a cercare il bene del Paese in cui erano prigionieri. Mentre il re di Babilonia li proteggeva, essi dovevano vivere sotto di lui una vita tranquilla e pacifica, in tutta pietà e onestà, lasciando pazientemente a Dio il compito di operare la liberazione a tempo debito. Riferimenti incrociati:Geremia 29:5Dimensione testo: |